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Addio a Sofia Corradi: riscoprire l’eredità dell’Erasmus attraverso di noi

Venerdì 17 ottobre abbiamo appreso la triste notizia della scomparsa di Sofia Corradi, figura centrale nella promozione della mobilità studentesca e ideatrice del progetto Erasmus.
Sofia Corradi

Sofia Corradi

Il suo lavoro ha permesso a migliaia di giovani di studiare, crescere e conoscere l’Europa al di là dei confini. L’evento non è solo un ricordo: è un richiamo a riflettere su cosa significa la mobilità oggi, e su cosa possiamo fare affinché l'eredità viva ancora.

“Le mie battaglie trasformano un privilegio di pochi in opportunità per tutti” Sofia
Corradi

La genesi di Erasmus va collegata proprio a persone come Sofia Corradi: la pedagogista italiana che ha portato avanti con determinazione l’idea che gli scambi internazionali non fossero un privilegio per pochi, ma un’opportunità per molti. Con la sua scomparsa torna d’attualità il tema della mobilità europea come leva di crescita personale, culturale e sociale.

“L'Erasmus ha dichiarato, perciò non è mai stato un segreto, è stato detto chiaramente, che l'Erasmus vuole soltanto fornire allo studente quel di più che ciascuno di noi spende se anziché studiare nel proprio paese, studia in un altro paese”. Sofia Corradi

Perché questa notizia ci riguarda da vicino? Perché l’Europa non è solo uno slogan: è terreno reale di esperienze. Magari hai studiato all’estero, o stai progettando di farlo; magari sei un insegnante che vede nei giovani la spinta del cambiamento; oppure sei semplicemente interessato a capire come costruire comunità più aperte e connesse. Questa eredità invita tutti noi: studenti, docenti, cittadini.

In concreto, che cosa possiamo fare? Innanzitutto, ricordare che la mobilità non è solo spostarsi fisicamente: è confrontarsi con culture diverse, uscire dalla propria comfort-zone, imparare dall'altro". Poi, possiamo promuovere iniziative locali: scuole che organizzano scambi, ragazzi che partecipano a progetti europei, comunità che accolgono e valorizzano l’esperienza internazionale. Infine, possiamo chiedere alle istituzioni di sostenere queste opportunità  perché senza impegno politico e sociale, i programmi rischiano di perdere forza.

“La nostra Europa affronterà qualche crisi, ma c'è qualcosa che nel mondo non affronti crisi. Però non retrocederà affatto. E poi c'è la generazione degli erasmiani, i quali oramai sono sulla soglia dell'assumere posizioni decisionali nel mondo. Perché l'erasmiano in realtà fa un'esperienza di vita adulta, impara la galleggiabilità in mezzo ai marusi della vita. La vita non è una piscina con l'acqua ferma, la vita è un mare piuttosto agitato. E l'erasmiano impara a cavarsela da solo nelle difficoltà”. Sofia Corradi

La scomparsa di Sofia Corradi è un momento di dolore, ma anche un’occasione. Un’occasione per riflettere su quanto abbiamo fatto, su quanto possiamo fare ancora. Ogni giovane che prende un aereo, ogni studente che apprende in un altro Paese, ogni insegnante che crede nei progetti europei porta avanti quel sogno. Il futuro della mobilità passa anche da noi.

“Andate nell’Ufficio Erasmus della vostra Università e dite: io voglio partire”

Sofia Corradi, 1934 - 2025

Se anche tu vuoi partire per svolgere una esperienza Erasmus: Ufficio Mobilità Internazionale Unimc

In memoria di Sofia Corradi, rendiamo concreta la promessa dell’Erasmus: per tutti. Per un’Italia più aperta, per un’Europa più vicina, per generazioni di giovani che non abbiano limiti, ma opportunità.

Riferimenti: