Cina e terre rare: dipendenza, rischi e implicazioni per l’UE
Bruxelles ottiene da Pechino una sospensione di 12 mesi dei controlli all’export: sollievo per le filiere tecnologiche, ma resta alta l’attenzione sulla dipendenza strategica.
Una notizia attesa da settimane: la Cina ha deciso di sospendere per dodici mesi le restrizioni alle esportazioni di terre rare introdotte nel 2025. La conferma è arrivata dopo un incontro tra il Commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, e i rappresentanti del Ministero del Commercio cinese, segnando un momento di distensione in una fase di forte tensione commerciale.
Le misure restrittive adottate da Pechino nella primavera e rafforzate in autunno avevano infatti inciso in modo significativo sull’accesso dell’Unione a materiali essenziali per la manifattura di tecnologie verdi e ad alta intensità strategica: dai magneti impiegati nelle turbine eoliche ai componenti per i veicoli elettrici, fino ai dispositivi elettronici più avanzati. Le autorità cinesi avevano giustificato i controlli con motivi di sicurezza nazionale e la natura dual use di alcune applicazioni tecnologiche.
Per l'UE, l’impatto potenziale di un blocco prolungato delle esportazioni era evidente: intere filiere industriali europee avrebbero subito gravi ricadute, proprio mentre l’UE punta sulla transizione energetica come pilastro di crescita. La sospensione delle restrizioni viene quindi accolta come un segnale positivo, offrendo alle imprese maggiore stabilità e tempo prezioso per pianificare le proprie attività senza interruzioni.
Ma questa tregua cinese sarà davvero sufficiente a garantire la stabilità delle filiere industriali europee? Le vulnerabilità strutturali, denunciate da tempo dalle istituzioni, possono essere davvero colmate da una sospensione temporanea delle restrizioni? L’Unione ha varato il Critical Raw Materials Act – sito Commissione Europea proprio per rafforzare l’autonomia strategica: con questo regolamento punta ad aumentare l’estrazione, la raffinazione e il riciclo di materie prime critiche entro il 2030. Ma basterà? Le imprese europee avranno abbastanza tempo, risorse e capacità per trasformare questa legge in resilienza reale?
In sostanza, il passo avanti con la Cina concede tempo prezioso, ma conferma una realtà ormai chiara: la sicurezza economica europea passa dalla capacità di rendersi meno dipendente da un unico attore globale in un settore tanto delicato quanto decisivo.
Fonti
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Parlamento Europeo – Risoluzione sulle restrizioni cinesi alle terre rare: Parlamento Europeo+1
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Euronews – Perché la Cina limita le esportazioni di terre rare: euronews
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BCE – Analisi dei rischi per l’eurozona: European Central Bank
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ANSA – Dipendenza UE da terre rare cinesi e mancanza di capacità di raffinazione: ANSA.it
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Systemic Trade Risk Suppresses Comparative Advantage arXiv
