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L’Europa nel mondo: non c’è pace e democrazia senza giustizia sociale

Perugia, 10 ottobre 2025
non c’è pace e democrazia senza giustizia sociale

non c’è pace e democrazia senza giustizia sociale

In un momento in cui l’Europa è attraversata da conflitti, disuguaglianze e paura del futuro, il Movimento Europeo in Italia ha scelto di tornare alle radici della convivenza civile: pace, democrazia e giustizia sociale. Nella Sala Falcone-Borsellino di Perugia, gremita di studenti, rappresentanti delle istituzioni e cittadini, si è tenuto l’incontro pubblico “L’Europa nel mondo: non c’è pace e democrazia senza giustizia sociale”, parte della settimana dedicata alla pace e alla Marcia Perugia-Assisi.

L’atmosfera era densa di partecipazione e di voglia di capire, di andare oltre la superficie delle notizie quotidiane. Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento Europeo, ha ricordato che “la pace non è assenza di guerra, ma presenza di giustizia”, citando le parole di Martin Luther King per sottolineare come la sicurezza e la libertà non possano esistere in un continente che ignora la sofferenza sociale dei suoi cittadini.

Da più voci è arrivato un appello chiaro: l’Europa deve smettere di guardarsi solo come potenza economica e tornare ad essere un progetto di umanità condivisa. Professoresse, sindacalisti, giovani dell’UDU e rappresentanti della società civile hanno insistito sulla necessità di un’Unione che difenda i diritti sociali tanto quanto quelli politici. “Non ci sarà mai pace senza lavoro dignitoso, uguaglianza e inclusione,” ha detto con forza Giulio Romani, ricordando le difficoltà di milioni di lavoratori europei lasciati ai margini della ripresa.

Il dibattito ha toccato anche i conflitti che insanguinano il mondo  dall’Ucraina al Medio Oriente e l’assenza di una voce europea capace di proporre un’alternativa alla logica delle armi. “Ogni bomba che cade, anche lontano da noi, ferisce la democrazia dentro di noi,” ha osservato con commozione Nello Rossi.

A chiudere l’incontro, un messaggio collettivo: la pace non è un sogno, ma una costruzione quotidiana che nasce dalla giustizia. L’Europa, se vuole avere un futuro, deve tornare a essere il continente che unisce e non divide, che ascolta e non impone. Perché, come ha ricordato una studentessa tra gli applausi finali, “senza giustizia sociale, la pace resta solo una parola.”

 

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