Le donne che hanno fatto l’Europa: un viaggio tra libri e testimonianze
La costruzione dell’Europa non è stata soltanto opera di grandi figure politiche maschili: accanto a loro, spesso dimenticate, ci sono state donne che hanno lottato, insegnato, amministrato, scritto e costruito ponti tra popoli. A raccontarle oggi è il libro “Pioniere”. Le donne che hanno fatto l’Europa” (Settenove, 2022), scritto da Pina Caporaso e Giulia Mirandola con le illustrazioni di Michela Nanut. Pensato per ragazze e ragazzi a partire dai 9 anni, ma capace di parlare anche agli adulti, il volume raccoglie le biografie di dieci figure femminili che, con ruoli diversi, hanno contribuito a plasmare l’idea di un’Europa unita: insegnanti, attiviste, sindacaliste, funzionarie, pacifiste, pioniere della politica e della cultura. Alle loro storie personali si intrecciano capitoli di storia europea del Novecento: il pacifismo, i movimenti femminili, l’accesso delle donne al lavoro e all’istruzione, i primi Erasmus, la rappresentanza nelle istituzioni comunitarie. Non si tratta solo di biografie, ma di un percorso narrativo e illustrato che mostra come le scelte di alcune abbiano avuto un effetto concreto su molte altre, e come la cittadinanza europea sia anche frutto di battaglie al femminile spesso invisibili nei manuali scolastici. Un progetto educativo oltre il libro Pioniere non è rimasto sulle pagine: è diventato anche una mostra itinerante, un progetto di formazione per insegnanti e un laboratorio per le scuole, pensato per educare alla cittadinanza europea e alla parità di genere. Questo carattere militante dell’editoria è stato sottolineato da più testate, che hanno visto nel libro uno strumento utile e necessario per parlare di Europa e uguaglianza fin dall’infanzia. Un percorso che parte dall’Italia: Libere e sovrane Accanto a Pioniere, la casa editrice Settenove aveva già pubblicato “Libere e sovrane". Le donne che hanno fatto la Costituzione”, dedicato alle ventuno Madri Costituenti italiane. Se Libere e sovrane ci riportano al 1946, quando le donne entrarono per la prima volta nell’Assemblea costituente italiana, Pioniere amplia lo sguardo al continente europeo, seguendo chi ha creduto e lavorato per un’Europa unita. Entrambi i libri condividono la stessa missione: riportare al centro figure femminili decisive, restituendo loro un posto nella memoria collettiva. Tra le donne raccontate in Pioniere ci sono Sophie Scholl, simbolo di coraggio; Anna Siemsen e Ada Rossi, attiviste per i diritti; Ursula Hirschmann e Louise Weiss, promotrici dell’Europa unita; Sofia Corradi e Jo Cox, pioniere dell’educazione e della solidarietà. La rassegna stampa: un’eco ampia e significativa Il progetto ha trovato grande attenzione nei media, a testimonianza della sua rilevanza culturale e politica. Alcuni articoli e interviste degni di nota: • Matilde Coluccini (La Nuova Europa, 2025) ha parlato di un percorso dalle Madri Costituenti alle Pioniere d’Europa, come filo rosso che unisce generazioni di donne impegnate nei processi democratici. • Miriam Rossi (Unimondo, 2024) ha riflettuto sul contributo femminile all’Europa unita, dal passato al futuro. • Giulia Mirandola, una delle autrici, ha raccontato il progetto in un’intervista al TGR Trento (2024). • L’Emilia Times (2023) ha dato notizia della presentazione del libro al Parlamento europeo, segno del riconoscimento istituzionale. • IODONNA, Noi Donne, In Europa e molte altre testate hanno recensito positivamente il volume, sottolineandone il valore educativo e la capacità di proporre un modello di narrazione libera da stereotipi. Dalle recensioni emerge un’idea comune: libri come Pioniere e Libere e sovrane non sono solo letture, ma strumenti di cittadinanza attiva. Offrono ai giovani un’altra storia, in cui le donne non sono comparse ma protagoniste della vita politica, culturale e sociale. Riflettere su queste esperienze significa capire che l’Europa non è fatta soltanto di leggi, trattati o decisioni politiche, ma anche di coraggio personale, scelte quotidiane e visioni lungimiranti, spesso sostenute da donne rimaste ai margini della memoria collettiva. Dare spazio alle loro storie non è un esercizio nostalgico, ma un invito a guardare al presente con maggiore consapevolezza: la cittadinanza europea e la parità di genere richiedono impegno costante e responsabilità condivisa. In che modo ci riguarda tutto questo? Siamo pronti a sostenere queste idee anche noi, con gesti piccoli o grandi, con coraggio e partecipazione, senza lasciarsi frenare dalla paura del giudizio o dai pregiudizi della società? “Le donne hanno sempre dovuto affrontare due sfide insieme: quella privata e quella sociale. Sono la forza silenziosa che sostiene ogni società.” – Rita Levi Montalcini, Neurologa, Nobel per la medicina, ex senatrice della Repubblica Italiana